Quindi, il modello, permette di portare all'evidenza alcune caratteristiche di qualità sia che queste rientrino nelle proprietà intrinseche dei dati e che devono rispettare la capacità di “fotografare” la realtà di fatti, sia che riguardino artefatti in cui ricadono sia fenomeni di comunicazione con l’utente applicativo, che strumenti di supporto quali il software, il middleware, i sistemi.
L'approccio, che è una significativa evoluzione del modello Plan-Do-Check-Act, prevede tre fasi operative che, da un certo punto in poi possono anche viaggiare in parallelo tra di loro: